PALAZZO CORRADUCCI
La leggenda di Palazzo Corraducci: Massoneria, Carboneria e misteri a Camerano
Una curiosa leggenda, tramandata dai racconti dei vecchi abitanti di Camerano, ruota attorno a Palazzo Corraducci e ai suoi presunti legami con la Massoneria e la Carboneria. Durante il periodo in cui Camerano era sotto il dominio francese, la nobile famiglia dei conti Corraducci si avvaleva di una giovane cameriera del luogo, descritta come intelligente e coraggiosa. Fu proprio questa ragazza a salvare i suoi padroni da un tentativo di attentato.
Il misterioso ospite
Una sera, un distinto forestiero bussò al portone del palazzo chiedendo ospitalità per la notte. Nonostante i tempi difficili, il conte acconsentì, seguendo l’usanza dell’epoca di accogliere persone di un certo rango. L’uomo cenò insieme alla famiglia e conversò amabilmente, ma la giovane cameriera rimase vigile, insospettita dal peso eccessivo dei bagagli dell’ospite. Esaminandoli di nascosto, scoprì che contenevano armi e oggetti strani.
La ragazza decise di sorvegliare l’uomo senza avvisare i padroni. Dopo cena, il forestiero si ritirò nella sua stanza e iniziò a prepararsi per l’azione: estrasse le armi e accese delle candele particolari, tante quante erano le persone presenti nel palazzo. Secondo la leggenda, queste candele erano fatte con grasso umano e avevano la proprietà magica di mantenere addormentate le persone finché non si spegnevano.
L’intervento della cameriera
La cameriera, sveglia e attenta, continuò a spiare l’uomo. Quando questi cercò di mettere in atto il suo piano, scese le scale per aprire il portone e chiamare i complici con un fischio. La ragazza intervenne prontamente: lo spinse fuori dal palazzo, chiuse il portone e risalì per spegnere le candele magiche. Con questo gesto riuscì a svegliare il conte e la sua famiglia, sventando l’attentato.
Il conte, riconoscente per il coraggio della giovane cameriera, la elevò al rango di membro della famiglia. Da quel momento in poi, non fu più considerata una semplice serva.
Società segrete e libri proibiti
La leggenda si intreccia con il misterioso periodo delle società segrete come Massoneria e Carboneria. Durante alcuni lavori di restauro nel palazzo, venne scoperta una nicchia murata contenente libri antichi scritti in francese e definiti “di contenuto proibito”. Si pensa che questi testi appartenessero alla Carboneria e risalissero al periodo della Restaurazione, quando i Corraducci aderirono alle idee rivoluzionarie francesi, compromettendo i rapporti con il Governo Pontificio.
La famiglia Corraducci e la Carboneria
Originaria di Macerata, la famiglia Corraducci aveva legami con la nobiltà di Osimo e Filottrano. Tra questi spicca la figura del conte Vincenzo Gaetano Gentiloni, noto per aver avviato una cospirazione carbonara nel 1817. Gentiloni fu arrestato l’anno successivo e imprigionato nelle carceri papaline.
Nel 1831 un altro episodio segnò Camerano: nella casa di Domenico Schelini si formò un nucleo della Giovane Italia. Schelini aveva proprietà nel contado di Camerano ed era coinvolto in incontri segreti contro lo Stato Pontificio.
Un tragico epilogo
Nel 1832 Girolamo de Bosdari, Gonfaloniere di Ancona noto per il suo attaccamento al Papato, fu assassinato dai Carbonari mentre tornava da uno spettacolo teatrale. L’episodio fece scalpore fino a Roma; il Papa ordinò punizioni esemplari per i colpevoli. Due uomini furono condannati a morte: Mariano Bevilacqua e Lorenzo Tonelli. Furono giustiziati nel 1833 presso Porta Calamo ad Ancona.
Questi eventi testimoniano l’intreccio tra Palazzo Corraducci e le tumultuose vicende politiche delle Marche nel XIX secolo.